UN CONTRIBUTO PER RIFLETTERE ED AGIRE CORALMENTE:
Nel 2015 avevo pubblicato su facebook un post con i volti e i nomi dei blogger, tra cui
Alaa Abdel Fattah, rilasciato nel 2017 dopo 5 anni di detenzione, ed altri importanti
attivisti egiziani del Movimento laico e democratico "6 APRILE".
https://www.facebook.com/lorenzo.porta.79/posts
Già dal 2013 non eravamo in molti a denunciare quanto avveniva all'indomani del
colpo di Stato del generale Al-Sisi, uomo considerato affidabile dalle cancellerie
occidentali, perché aveva cacciato il presidente Morsi sostenuto dalla Fratellanza
musulmana e si presentava come un fidato garante degli investimenti occidentali in
Egitto. Al-Sisi era considerato un "moderato" per i suoi discorsi contrari al
fondamentalismo religioso.
Non ha esitato a mettere fuori legge il Movimento laico "6 aprile" che da anni in
Egitto animava importantissime lotte operaie, a partire dai lavoratori tessili del Delta
del Nilo. Quel movimento è stato un protagonista determinante della primavera araba
in Egitto culminata con la mobilitazione di Piazza Tahrir, che portò alla caduta del
regime di Mubarak nel 2011.
In questo movimento ci sono giovani, ora un po' meno giovani e carichi di anni di
carcere, molti dei quali ancora detenuti in condizioni terribili. Per i dati aggiornati
sulle condizioni carcerarie vedi il REPORT dell'ASSOCIAZIONE "COMMETTEE
FOR JUSTICE" di Ginevra, intitolato eloquentemente "I GIULIO REGENI
D'EGITTO!" https://www.cfjustice.org/the-giulio-regenis-of-egypt.../
Le CARCERI EGIZIANE sono state la camera di tortura per molti oppositori in
questi anni del regime Al-Sisi, un nome che si pronuncia soavemente, senza gutturali
aspirate, che lasciava incantati molti statisti europei all'epoca. ( in lingua italiana
"Avvenire" ed anche la rivista online "Diritti Globali" riprendono in questi giorni
alcuni dati dal report sopra citato).
Essi sono i tanti GIULIO REGENI d'Egitto che hanno preceduto il tragico evento del
sequestro e dell'uccisione del giovane ricercatore italiano. Che si trattasse di un
delitto di Stato era molto chiaro fin dall'inizio. Ora emergono le prove dei magistrati
italiani dopo anni di depistamento delle istituzioni egiziane. Ma il "Committe for
Justice" dice anche che altri cittadini stranieri sono stati uccisi: il cittadino francese
Eric Lange, il cittadino americano James Henry Lawne.
La verità su Giulio Regeni, la liberazione del giovane Zaki sono la punta di un
gigantesco iceberg, come quello che vaga pericolosamente da almeno un anno in
Antartide, questo però potrebbe avere un effetto virtuoso nel fare tremare l'apparato
del regime di Al-Sisi.
Ci sono tutte le condizioni per le azioni di pressione in atto in questi giorni per
chiedere al regime che emerga la verità, tutta la verità e per la chiamata di Rete Pace e
Disarmo all'azione con la sospensione delle commesse belliche all'Egitto e il ritiro
degli ambasciatori.
Ma i risultati concreti ci saranno se le istituzioni Europee, sospinte dalle
mobilitazioni dei loro cittadini, e le istanze internazionali per i diritti umani
accoglieranno coralmente questi obiettivi per costringere il regime egiziano a
rispettare questi diritti.
Già la Risoluzione del Parlamento europeo, approvata a larga maggioranza il 18
dicembre, di condanna della condotta delle istituzioni
egiziane sulle indagini per la la verità su Giulio, su Zaki e sui diritti umani violati nei
confronti degli oppositori assume un valore politico, anche se non è vincolante sulle
sanzioni annunciate.
Meno di una settimana prima, proprio quando la magistratura
italiana scopriva le implicazioni delle istituzioni egiziane nell'assassinio di Giulio,
il presidente francese Macron conferiva l'alta onorificenza della Legion d'Honneur
al generale Al-Sisi a Parigi: : la comunità europea agisce all'unisono!?
Anche la Francia fornisce sistemi di arma importanti all'Egitto e partecipa
all'Operazione "Medusa" con questo paese, la Grecia e Cipro alle operazioni delle
rispettive Marine militari nel Mediterraneo in contrasto con la Turchia, Qatar e
Tripoli. Sarà possibile recidere questi legami per aprire la strada della democrazia
e dei diritti umani?